Ministro, dalla prima puntata del sondaggio Ipsos-Il Sole 24 Ore sui partiti (si veda Il Sole-24 Ore di ieri) emerge un'Italia sempre più bipolare. Cosa le suggerisce?
Che il bipolarismo è per gli italiani un traguardo irrinunciabile, perché consente all'Italia di rendere possibili le riforme. Fino ad ora il bipolarismo ha resistito grazie a due fattori: la forza politica e la leadership di Berlusconi e la volontà dei cittadini. Fra le forze politiche invece sopravvivono tentativi di tornare indietro verso il dominio dei partiti. Per vincere queste resistenze occorre completare le riforme.
È un invito al Pd?
Spero che Bersani, pur inseguendo una comprensibile politica di alleanze, non rinunci a questa scelta. Il consolidamento del Pdl e del Pd è determinante per rendere più moderna l'Italia.
Il sondaggio mostra che il Pdl è un partito ancorato al Sud mentre sconta la concorrenza della Lega al Nord.
Anche per questo la compattezza attorno al governo e attorno al suo leader, in questo frangente drammatico, è indispensabile. In effetti, la leadership di Berlusconi rende possibile scongiurare lo scenario di una disgregazione del nostro Paese dal punto di vista politico e territoriale. Per queste ragioni, non capisco la strategia di Fini, che rischia di indebolire il progetto del Pdl nel momento in cui servirebbe il suo rafforzamento. (M. Se.)